Presentazione
Questa sezione, che si aggiunge dal mese di giugno 2013 al nostro sito, ha lo scopo di raccogliere e rendere disponibili ai lettori i contributi più consistenti, sia dal punto di vista teorico che dell’analisi delle strutture del territorio, che altrimenti verrebbero sommersi dall’insieme di editoriali, di rassegna stampa e di notizie di attualità. In questo modo anche questi testi saranno indicizzati e rintracciabili con i normali strumenti di ricerca. L’apertura della sezione ha anche lo scopo di sollecitare un dibattito non solo occasionale sui temi della difesa del territorio, e quindi di stimolare i nostri interlocutori a contribuire con nuovi (o anche vecchi) testi.
• Un rinascimento per l’Europa inaridita. Di Salvatore Settis
«L’Europa sta cercando la propria anima, e non sa bene dove trovarla. Ha senso girare la domanda a chi pratica le scienze storiche? Dipende. Troppo spesso gli intellettuali sbandierano slogan improbabili, come la pretesa continuità della storia europea da Omero ai nostri giorni; troppo spesso la retorica corrente fa leva su parole logore e vacue come “radici” o “identità”.» […]
• Migranti al lavoro per la riconversione ecologica. Di Guido Viale
«Il terrore e il furore con cui l’Unione Europea e il governo italiano affrontano l’arrivo
dei profughi nascono dall’oblio del passato e dall’incapacità di guardare al futuro» […]
• Beni comuni, un progetto ambiguo. Di Sebastien Broca
«La nozione di beni comuni, riscoperta negli anni 1980, conosce una popolarità crescente fra i militanti di sinistra. Dall’acqua pubblica ai software liberi, la gestione collettiva invalida il mito della privatizzazione come garanzia di efficienza» […]
• A proposito della riduzione del consumo di suolo, di Paolo Urbani
Da qualche tempo ha assunto un certo rilievo nel dibattito politico istituzionale il tema della riduzione del consumo di suolo, approdato anche in parlamento a seguito della presentazione di alcuni progetti di legge d’iniziativa sia di alcuni parlamentari sia del governo. […]
• Il paradosso della forbice, di Rossano Pazzagli
[…] Un sensibilità sempre più diffusa nella società spinge nella direzione di uno stop al consumo di suolo e anzi di una sua riduzione, come dimostrano i comitati nazionali e locali, sempre più diffusi, per salvare il paesaggio in nome della Costituzione italiana, che fissa tra i principi fondamentali la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della nazione (articolo 9). […]
• Terra bene comune tra interpretazione giuridica e iniziativa politica, di Carlo Alberto Graziani
[…] Segno di ricchezza e quindi di potere, la terra è sempre stata l’oggetto paradigmatico del diritto individuale di proprietà: è con riferimento alla terra che il pensiero giuridico ha elaborato la concezione della proprietà caratterizzata dalla pienezza e dalla esclusività.[…]
• Il percorso di approvazione del Piano Paesaggistico della Regione Toscana, di Anna Marson
Nella legislatura appena trascorsa la Regione Toscana si è caratterizzata per una riforma degli strumenti di governo delle trasformazioni territoriali che l’ha posta all’avanguardia in Italia, per quanto riguarda la comparazione con l’azione delle altre regioni e dello Stato centrale, relativamente al contrasto al consumo di suolo e all’attenzione alla qualità dei luoghi.[…]
• Movimenti per i beni comuni, di Paolo Cacciari
Non c’è angolo del nostro paese in cui non sia attivo un comitato, un gruppo di cittadini, una associazione di volontariato e che non abbia issato la bandiera dei beni comuni.[…]
• Firenze, pianificar twittando, di Ilaria Agostini
Due avvenimenti segnano il capo e la coda di un quindicennio di tranquilla urbanistica fiorentina: la telefonata del segretario di un Pci in fase di autodemolizione — Achille Occhetto — che bloccava la grande, tuttora irrisolta, espansione occidentale di Castello (1989); e il recepimento, negli anni 2000, del tracciato urbano dei 7 km sotterranei dell’alta velocità ferroviaria. Nella seconda giunta Domenici (2004–2009) la pianificazione entra nella fase di risveglio, per assumere poi specifici connotati, dal valore di prova in vitro per l’urbanistica peninsulare avvenire.[…]
• Firenze «capitale» della bioregione urbana, di Alberto Magnaghi
Il futuro di Firenze dipende, come nei precedenti illustri della città rinascimentale e lorenese, da quale ruolo strategico intende attribuirsi rispetto alla «sua» città metropolitana e alla regione toscana.[…]
• Il consumo di suolo e la mistificazione del ius aedificandi, di Paolo Maddalena
Per combattere il consumo di suolo è indispensabile eliminare gli equivoci sull’edificabilità e ribadire legislativamente, come suggerì la Corte costituzionale, che lo jus aedificandi non è tra i contenuti della proprietà privata dei suoli, come invece vorrebbe la proposta di legge Realacci[…]
• Sulla proposta di legge regionale “Norme per il governo del territorio”, a cura del Nodo Toscano della Società dei Territorialisti
Siamo in presenza di una riforma che prefigura un cambiamento di rotta nella gestione dei processi pianificatori nella Regione Toscana, ad un cambio di approccio che richiede un sostegno diffuso e la massima attenzione alla fase transitoria. Si tratta infatti di superare l’attuale prassi basata su buoni principi e su pratiche attuative spesso in contrasto con essi[…]
• Il territorio, il lavoro, la crisi finanziaria. Contributo alla teoria dei beni comuni, di Paolo Maddalena
Si parla impropriamente di “crisi economico finanziaria”, come una delle crisi cicliche dell’economia, dopo le quali torna il sereno. È questa la prima grande “falsità” che il “pensiero unico dominante del neoliberismo economico” fa credere al popolo italiano come una “verità” indiscutibile. Questa non è assolutamente una solita crisi economica ricorrente, è una “crisi economica finanziaria di sistema”, nella quale sono venuti a trovarsi in una situazione fortemente svantaggiata l’Italia, la Grecia, la Spagna, il Portogallo e l’Irlanda, specialmente dopo l’attacco del novembre 2011, sferrato dalla speculazione finanziaria contro il loro debito pubblico […]
• Oltre la proprietà, di Carlo Alberto Graziani, Università di Siena
Di fronte alla “rapina di suolo”, che rappresenta una caratteristica dell’attuale sviluppo e uno dei problemi drammatici che affliggono l’umanità (si pensi ad esempio al land grabbing, fenomeno che sta esplodendo in questo inizio del millennio), occorre tornare a riflettere sui concetti fondamentali, in particolare sul concetto di proprietà, cercando di individuare e possibilmente di chiarire nozioni, approcci, percorsi nuovi, nella consapevolezza che è oramai venuto il tempo di abbandonare la sicurezza dei pensieri consolidati e di affrontare il mare aperto, anche correndo il rischio del naufragio.
• La difesa del territorio e del paesaggio, condizione irrinunciabile di una nuova fase della civiltà umana, di Alberto Asor Rosa
[…] Per il ragionamento che sto cercando di fare, la manipolazione del territorio è assai spesso, anche se non esclusivamente, condizione, positiva o negativa a seconda dei casi, della manipolazione dell’ambiente, – e viceversa. Tra le due sfere esiste una relazione reciproca, che va tenuta presente a ogni passaggio del discorso. […]