verso rifiuti zero

Pontassieve

Comunicato Stampa Rete Ambiente Valdisieve-Italia Nostra.

13 aprile 2013

La manifestazione di oggi, ultima iniziativa di un percorso iniziato nel 2005, dalle prime iniziative del Comitato Valdisieve e delle Associazioni Valdisieve e Vivere in Valdisieve, alle quali si è schierata anche Italia Nostra, mostra e rimarca nuovamente quanto è avverso il progetto del nuovo inceneritore dagli abitanti della Valdisieve.

L’Incenerimento rimane una pratica obsoleta, costosa, dannosa per la salute e l’ambiente e che reprime le grandi potenzialità economiche ed occupazionali della gestione virtuosa dei rifiuti, infatti denominati, MATERIE PRIME SECONDE.

Per questo la Rete Ambientale della Valdisieve CHIEDE:

1) IL BLOCCO IMMEDIATO DEL PIR (Piano Interprovinciale dei Rifiuti) e conseguentemente di tutti gli impianti di incenerimento previsti, a partire da quello di Rufina, localizzato, tra l’altro, in zona di pregio ambientale paesaggistico e in area golenale del fiume Sieve, ad alto rischio esondazione.

L’inceneritore è stato attivo dal 1978 al 2010 ma le sue tragiche conseguenze sulla salute degli abitanti della Valdisieve non sono mai state valutate, da una seria indagine medico scientifica.

2) ADESIONE DI TUTTI I COMUNI DELLA VALDISIEVE AL PROGETTO RIFIUTI ZERO. Adesione già data da tanti comuni Toscani, dall’apripista Capannori, sino all’ultima di Greve in Chianti.

3) ADESIONE DI TUTTI I COMUNI DELLA VALDISIEVE A ALTER-PIANO.

Progetto e proposta che confermano l’attività propositiva e innovatrice dei COMITATI sorti spontaneamente tra gli abitanti delle nostre terre.

4) TRASFORMARE A.E.R. in una vera e moderna società PUBBLICA di servizi ai cittadini e di gestione rifiuti, attraverso un sano e trasparente USO delle risorse pubbliche, direttamente controllata dai cittadini, che DEVONO avere FACOLTA’ DECISIONALE.

A FRONTE DI CIO’ SI PROPONE UNA COMMISIONE PUBBLICA DI CONTROLLO, le cui modalità, caratteristiche e competenze dovranno essere definite in seguito.

AER NON DEVE ESSERE PIU’ RICOVERO PER EX AMMINISTRATORI LOCALI E SPRECO DI RISORSE PUBBLICHE MA FONTE VIRTUOSA DI OCCUPAZIONE STABILE E TUTELATA.

L’ultimo invito per tutti gli abitanti della valdisieve a contribuire direttamente a questa battaglia ambientale, culturale, economica, di tutela della salute di tutti, e per l’occupazione.

INSIEME SI PUÒ VINCERE!!!!

LA RETE AMBIENTALE VALDISIEVE – ITALIA NOSTRA

Dicembre: un mese molto “caldo”

Almeno dal punto di vista delle vertenze in corso…

Cominciamo da giovedì 6, quando si svolge a Sesto Fiorentino un incontro pubblico sul Parco agricolo della piana e sulla qualificazione dell’aeroporto di Firenze, che segue di pochi giorni l’iniziativa dei Comitati e della Rete Salviamo la piana: l’esito dell’incontro “partecipativo” non è esaltante, come leggiamo nel comunicato dei Cittadini di Peretola raggruppati in Nodo a Nord Ovest.

Lo stesso giorno l’Associazione vivere in val di Sieve interviene nuovamente per contestare la realizzazione dell’inceneritore a Selvapiana, nell’alveo della Sieve, riportando anche la bozza di delibera del CIPE, linee strategiche per l’adattamento ai cambiamenti climatici, la gestione sostenibile e la messa in sicurezza del territorio. Sullo stesso tema degli insediamenti nelle zone a rischio idraulico, interviene anche un gruppo di cittadini di Massa e di Carrara con una Lettera aperta al Presidente Rossi.

E ancora: lunedì 10 un comunicato di Sos Geotermia contesta i progetti di ampliamento dei pozzi sull’Amiata e convoca i cittadini per sabato 15 dicembre in piazza a Piancastagnaio per dire che non è questo il futuro che vogliamo.

Tornando all’area fiorentina, infine, segnaliamo la decisione di un nutrito gruppo di abitanti di Pozzolatico (Impruneta) di ricorrere al TAR contro un progetto di espansione edilizia in prossimità del cimitero, e l’intervento del Comitato San Salvi chi può che contesta la svendita ai provati del patrimonio edilizio e paesistico dell’ex-manicomio.