Alta Voracità

di Marco Travaglio, Il fatto quotidiano, 31 luglio

L’aspetto più comico dell’opposizione politico-affaristico-mediatica al governo è che gli rimprovera contemporaneamente di non cambiare nulla e di cambiare troppo. E, delle due critiche, almeno la seconda fa ridere perché gli elettori di 5Stelle e Lega proprio questo chiedono: di cambiare. Sennò avrebbero rivotato Pd e FI. Ora, per esempio, i giornaloni scrivono che il Nord sarebbe in “rivolta”, sull’orlo della guerra civile, per la pretesa del M5S di fare ciò che ha promesso agl’italiani fin da quand’è nato: sbaraccare il Tav Torino-Lione, la più inutile e dannosa e costosa fra le grandi opere progettate negli anni 80 del secolo scorso e rimasta allo stato larvale dopo 1,6 miliardi di sprechi e 17 anni di studi e carotaggi. Leggi tutto

Le comunità solidali si incontrano

per scrivere il Manifesto del mutualismo

di Shendi Veli, il Manifesto, 18 luglio 2018

Mentre l’agenda mediatica del paese è scandita dalle sparate xenofobe del governo, fuori dai riflettori si sviluppano inziative di trasformazione sociale. Una galassia di associazioni, cooperative agricole, fabbriche recuperate si sono incontrate lo scorso aprile a Roma dando inizio a un percorso per la stesura collettiva di un documento programmatico. Le realtà coinvolte, sparse in tutta Italia, sono accomunate dalla sperimentazione di forme di produzione alternativa, fuori dalle logiche di profitto e sfruttamento. Leggi tutto

Il docente anti Tav stronca anche Sirio:

“Il progetto nasce vecchio”

di E.F., dal Corriere fiorentino del 25 luglio.

Altro che salto nella modernità. Altro tram come sinonimo di scatto nel futuro: «Con le loro linee aeree, coi sottopassi, i binari e i ponti le nuove tramvie fiorentine nascono già vecchie come progetto. Tutta Europa ormai guarda altrove» ritiene Alberto Ziparo, professore di urbanistica e pianificazione delle infrastrutture all’Università di Firenze. Leggi tutto

Il cemento cresce, un po’ più lento

(aggirando la legge Marson)

Di Giulio Gori, Corriere fiorentino, 22 luglio 2018

Il rapporto Ispra: in Toscana consumo di suolo al 7,1%, Prato cresce di più

La Toscana continua a consumare suolo, urbanizzando aree agricole e naturali. Ma l’avanzata del cemento rallenta la sua corsa. A dirlo è redizione 2018 del rapporto di Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) sul «Consumo di suolo» in Italia. Le analisi satellitari raccontano che nel 2017, rispetto all’anno precedente, nella nostra regione sono stati occupati 167 nuovi ettari, pari a 234 campi di calcio, 3 metri quadrati al minuto. Ma nel 2016, l’aumento era stato ben più alto, 403 ettari. Leggi tutto