gennaio 2017: un intervento di Massimo Quaini
Genova. Anche se nessuno ne parla, il problema urbanistico oggi più grande riguarda il territorio della Città metropolitana e in particolare l’esigenza di riconnettere, non attraverso nuove infrastrutture ma culturalmente, Genova al suo territorio. Questa riconsiderazione territorialista deve partire dalle condizioni di un paese fragile, esposto a una serie senza fine di calamità sulle quali tutti, amministratori e cittadini, devono riflettere di più per riconvertire il loro sguardo.
Da 7,3 a 2,2 a km la spesa per la manutenzione
Il paese intero nel vicolo cieco del vecchio sistema
di Paolo Berdini, il manifesto, 15 agosto.
Le città e i territori costano. Bisogna costruire infrastrutture, ponti, servizi. Bisogna poi tenere in vita e in sicurezza quelle opere. Servono risorse umane ed economiche. Nella storia delle nostre città e dei territori questa legge ineludibile è stata sempre rispettata. Leggi tutto
Grandi Opere: un lenzuolo per coprire le magagne
di Sergio Bologna*, 13 agosto 2018.
Cosa intende concretamente Piero Fassino quando dice che l’Italia resterà “isolata” se non si realizza la Torino-Lione? Che non mangeremo più camembert? Che per andare a Parigi dovremo passare da Londra? Oppure che ci mancheranno luce, acqua e gas? Non sto scherzando, vorrei che Fassino mi facesse un esempio concreto d’isolamento dell’Italia (o, se preferisce, dell’economia italiana) se il tunnel di base del Fréjus non venisse realizzato. Leggi tutto
Ci vuole orecchio per battere Salvini
Di Tomaso Montanari, Il Fatto Quotidiano, 31 luglio
Caro direttore, Roberto Saviano ha invitato a rompere il silenzio sulla politica e la retorica sostanzialmente fasciste di Matteo Salvini. Ho dedicato un piccolo libro (Cassandra muta. Intellettuali e potere nell’Italia senza verità, Edizioni del Gruppo Abele) al dovere di – sono parole di Bobbio – non lasciare il monopolio della verità a chi ha già il monopolio della forza: e lì ho indicato proprio in Saviano uno dei non molti intellettuali liberi, e disposti a schierarsi. Su Salvini, poi, ho preso la parola in ogni sede: scrivendo, tra l’altro, la prefazione al libro che Antonello Caporale e Paper First hanno dedicato al «ministro della paura». Leggi tutto