Appello di AlterPiana contro l’aeroporto

un futuro da evitare

Ai partecipanti alla Conferenza dei Servizi del 07.09.2018 presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Signore e Signori,

una grande responsabilità Vi coinvolge :

EVITARE LA MORTE AMBIENTALE E ECOLOGICA di Firenze e delle altre città della ‘Conca’ che dall’Apparita si svolge fino alla sella di Serravalle pistoiese, e in fin dei conti anche una loro irreversibile malattia ECONOMICA E CIVICA se si guarda non solo al presente ma al medio-lungo periodo. Approvare l’aeroporto sarebbe un atto letale nei confronti delle città e dell’ecosistema, il quale potrebbe viceversa essere l’unico elemento ancora capace di salvare l’intero insediamento umano, per il tempo attuale e per il futuro. Leggi tutto

Impariamo da Genova a salvaguardare l’Italia

di Salvatore Settis, Il fatto quotidiano, 25 agosto.

La divinità spietata che regge i destini d’Italia esige sacrifìci umani per destare le coscienze. Basteranno i 43 morti di Genova? Dolorosamente. temo di no. Da decenni disastri d’ogni sorta devastano quello che fu il Bel Paese, innescando una liturgia sempre uguale. La sequenza è: Soccorso (spesso eccellente); Compianto e Indignazione (sinceri); Denuncia del Colpevole (e qui cominciano i disaccordi); Promessa di Pronta Punizione; Accuse Reciproche (che confondono le acque); Buoni Propositi; e infine Oblio (fino al prossimo disastro). Leggi tutto

Grandi opere? NO grazie

di  19 agosto 19

Ai sostenitori senza se e senza ma delle Grandi opere, che nel crollo del ponte Morandi vedono solo l’occasione per recriminare la mancata realizzazione della Gronda, passaggio complementare e non alternativo al ponte crollato, va ricordato che anche quel ponte è (era) una “Grande opera”: dannosa per l’ambiente e per le comunità tra cui sorge e pericolosa per la vita e la salute di tutti.

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Manutenzione, Prevenzione, Pianificazione

di Alberto Ziparo, 29 agosto

In Italia negli ultimi 20 anni si sono spesi oltre 170 miliardi di Euro per nuove opere (130 solo per la TAV); laddove per la manutenzione del più grande patrimonio infrastrutturale dell’occidente – stando al rapporto lunghezza delle reti/abitanti – si è investito meno del 10% di tale cifra. E’ in questo quadro che si inserisce il terribile disastro del ponte di Genova: un’opera che fin dal suo collaudo ed entrata in esercizio è stata oggetto di inchieste, polemiche, dibattiti e che proprio per questo doveva essere sottoposta a verifiche e manutenzione straordinaria continua. Leggi tutto