Lettera aperta sulle Gualchiere di Remole

di Lucia Lepore, 26 marzo

Oggi l’eredità culturale dell’Italia è degradata a mero valore economico, a una risorsa di cui ci si può disfare a piacimento. Ma non c’è nulla che dia la misura dello stato di salute di una società quanto il rapporto che essa riesce ad avere con i propri monumenti e con il proprio paesaggio” (da  S.  Settis, Italia S.p.A. Torino 2002, p. 3). Con queste parole e altre considerazioni il 28 giugno 2017 i Comitati e le Associazioni Coordinamento 20 gennaio,  Comitato Oltrarno Futuro, Comitato per Piazza Brunelleschi, Comitato tutela ex Manifattuta  Tabacchi, Associazione Valdisieve, Associazione vivere in Valdisieve,  Cittadini Area  fiorentina, rispondevano con l’offerta simbolica di 1 Euro al bando della messa all’asta (asta della quale si continua a dire erroneamente andata deserta) da parte del Comune di Firenze del “complesso   immobiliare denominato ‘Gualchiere di Remole’ posto in Comune di Bagno a Ripoli… per lo più in pessimo stato di conservazione e in parte diruto… inclusivo della gora a servizio dell’originario Opificio idraulico…”. Leggi tutto

Non sempre investire porta più lavoro

di Marco Ponti,  Il Fatto quotidiano, 22 Marzo 2019
Il dibattito sulla politica economica oggi si fonda su una contraddizione: si afferma che si riducono gli investimenti per favorire spese sociali che non faranno crescere l’economia, o comunque la faranno crescere molto meno degli investimenti. Il che è sostanzialmente vero. Ma se ne trae una conseguenza che invece è falsissima e opportunistica: qualsiasi investimento va bene, e per la crescita del Pil è meglio di qualsiasi spesa sociale.

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Tav: obbligo di discussione sui costi-benefici

di Maria Rosa Vittadini, su www.sbilanciamoci.it, 12 marzo

Bisogna analizzare a fondo l’analisi costi-benefici della Torino-Lione, altrimenti il rischio è che tutto il lavoro fatto venga sepolto per il prevalere di posizioni ideologiche e irresponsabili.

L’analisi costi-benefici (ABC) del nuovo collegamento ferroviario Torino Lione è difficile da leggere, solleva dubbi che non trovano risposta, e porta a risultati apparentemente paradossali. Di primo acchito suggerisce infatti ai lettori non esperti di ABC che più la linea ferroviaria sottrarrà traffico alla strada più i costi saranno superiori ai benefici: dunque meglio non realizzare mai nessuna ferrovia.  Anche dal punto di vista di chi ha sempre nutrito profondi dubbi sulla utilità della nuova linea, queste paradossali conclusioni appaiono inaccettabili, richiedono un adeguato approfondimento tecnico e adeguate risposte politiche. Leggi tutto

La guerra dei 30anni che inventa il fantomatico Tav

Di Guido Viale, il manifesto, 12 marzo 2019.

Come mai un moscerino come il Tav (“ma è solo un treno!” diceva Bersani) è diventato un elefante intorno a cui si giocano le sorti di governo, sviluppo, benessere e buon nome della nazione? Difficile capirlo da giornali e Tv.

Sono tutti in mano all’Union sacrée SìTav tra Meloni, Salvini, Zingaretti e Berlusconi; più Confindustria, sindacati, bocconiani e madamine. Un’Unione sacra si fa per andare in guerra; e infatti, sul Tav Torino-Lione c’è una guerra dei Trent’anni: dai ’90 del secolo scorso a oggi. Leggi tutto