Tra Toni Negri e Tommaso d’Aquino

da il Manifesto, 27 aprile 2012

di Asor Rosa, Alberto

Il «Manifesto per un soggetto politico nuovo» è improntato a un prorompente «ottimismo della volontà». Com’è noto, Antonio Gramsci raccomandava che i due elementi della fatidica coppia – «pessimismo dell’intelligenza» e «ottimismo della volontà» – procedessero sempre insieme. Meno noti i motivi che secondo lui renderebbero raccomandabile, anzi inevitabile, l’accoppiata: «Tutti i più ridicoli fantasticatori che nei loro nascondigli di geni incompresi fanno scoperte strabilianti e definitive, si precipitano su ogni movimento nuovo persuasi di poter spacciare le loro fanfaluche». D’altronde ogni collasso porta con sé disordine intellettuale e morale. Bisogna creare uomini sobri, pazienti, che non disperino dinanzi ai peggiori orrori e non si esaltano a ogni sciocchezza». Per cui, appunto: «Pessimismo dell’intelligenza, ottimismo della volontà». Leggi tutto

13 aprile: in evidenza

Mentre presentiamo la completa registrazione video delle relazioni e degli interventi al Convegno del 24 marzo, alla quale si può accedere sia dalla nuova Area multimediale, qui accanto, sia dal post Dopo il Convegno del 24 marzo, qui sotto, segnaliamo fra le notizie riportate nel blog News dei Comitati e nella Rassegna Stampa i temi che meritano di essere messi più in evidenza:

  • la questione delle cave di marmo e dei disastri dovuti alla corsa al supersfruttamento del carbonato di calcio, non solo sulle Apuane (si veda https://www.facebook.com/groups/salviamoleapuane/), ma anche sulla Montagnola Senese, come documenta l’intervento di venerdì 13 aprile sulle News (Cave di “marmo” a Siena: interessa piu’ il carbonato di calcio).
  • ancora la questione della lottizzazione del parco di Rimigliano, in comune di San Vincenzo, della quale si è anche parlato su Controradio il 12 aprile (se veda http://www.comitatopercampiglia.it/blog/), in attesa della visita alla tenuta dei membri della Conferenza Paritetica Interistituzionale, fissata per il 16 aprile 2012.
  • infine, sempre venerdì 13 aprile, il caso dell’inceneritore a Selvapiana, a pochi metri dal letto della Sieve, in piena zona esondabile: mentre l’inceneritore pareva stoppato dalle norme anti alluvione dello scorso novembre, ecco arrivare un provvidenziale “comma” che lo libera dai vincoli (sulle News: Là dove non si poteva, adesso si può). Si veda anche http://vivereinvaldisieve.blog.espresso.repubblica.it/.

 

Dopo il convegno del 24 marzo

A tutti i Comitati e Aderenti individuali, Amici della Rete, Consiglio Scientifico

Care Amiche e Cari Amici,

come certamente avrete già saputo dai vostri rappresentanti e/o dagli echi mediatici piuttosto poderosi, il Convegno “dalla parte del territorio”, tenutosi a Firenze il 24 u.s., ha avuto un grande successo, universalmente riconosciuto.

L’alta qualità degli interventi, la partecipazione al dibattito del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il numero elevato e qualificato degli interventi nel dibattito da parte dei rappresentanti dei Comitati, hanno consentito di dare corpo efficacemente all’intento fondamentale del Convegno, che, come recitava il titolo della relazione introduttiva di Claudio Greppi, era: “Dalla vertenza al progetto”.

Si tratta ora di proseguire per la strada intrapresa la quale è destinata a prender corpo in una grande Assemblea dei Comitati, prevista a Firenze nel prossimo mese di maggio.

Poiché il giorno 14 aprile si riunirà la Giunta della Rete, allo scopo di definire i caratteri e gli obiettivi di tale Assemblea, non sarebbe affatto male che ognuno di voi facesse pervenire, a me direttamente, o ad ognuno dei componenti della Giunta, suggerimenti e proposte in merito.

Un cordiale saluto da A.A.R.

Playlist degli interventi

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Non scavare, vecchia talpa!

Sopralluogo cantieri TAV, De Zordo e Grassi: “Troppi dubbi ancora irrisolti”

“Con buona pace deIl’ingegnere di RFI che ci ha guidato nel sopralluogo al cantiere Tav di Campo di Marte e che sembra avere ancora dubbi in proposito, per le norme vigenti il materiale che sarà scavato dalla talpa è classificato come rifiuto speciale: lo affermano ARPAT, Regione Toscana, ISPRA, Ministero dell’Ambiente. Quindi va portato in apposita discarica. La questione è di fondamentale importanza: in quanto rifiuto speciale, lo smarino prodotto dalla fresa non potrà essere portato nella cava di Santa Barbara, nel Comune di Cavriglia nel Valdarno, così come previsto, ma dovrà essere opportunamente trattato a norma di legge. Leggi tutto