Lino Banfi: l’uomo giusto al posto giusto

di Paolo Baldeschi, su Eddyburg, 26 gennaio.

La nomina da parte di Luigi Di Maio di Lino Banfi (si pronuncia benfi) come membro della Commissione italiana dell’Unesco ha sollevato qualche perplessità o, addirittura, contrarietà dai soliti intellettuali rosiconi della (ex) sinistra, che magari avrebbero voluto qualcuno competente in materia: che ne so, un Salvatore Settis o un Tomaso Montanari; o uno dei tanti laureati in materie come architettura, archeologia, storia dell’arte. Qualcuno potrebbe dubitare che lo spessore culturale dei film interpretati dall’attore, come “l’allenatore nel pallone 1 e 2”, “al bar dello sport”, “la dottoressa ci sta col colonnello”, sia un viatico sufficiente per un incarico così delicato.

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“marcia per il clima, contro le grandi opere inutili”

APPELLO. non serve il governo del cambiamento, serve un cambiamento radicale. #siamoancoraintempo

 Chi siamo. Siamo i comitati, i movimenti, le associazioni e i singoli che da anni si battono contro le grandi opere inutili e imposte e per l’inizio di una nuova mobilitazione contro i cambiamenti climatici e per la salvaguardia del Pianeta. Abbiamo iniziato questo percorso diversi mesi fa, ritrovandoci a Venezia lo scorso settembre, poi ancora a Venaus, in Val Susa e in molti altri luoghi, da nord a sud, dando vita ad assemblee che hanno raccolto migliaia di partecipazioni. Siamo le donne e gli uomini scesi in Piazza lo scorso 8 dicembre a Torino, a Padova, Melendugno, Niscemi, Firenze, Sulmona, Venosa, Trebisacce e in altri luoghi.
Dall’assemblea di Roma del 26 gennaio lanciamo l’invito di ritrovarsi a Roma il 23 Marzo per una manifestazione nazionale che sappia mettere al centro le vere priorità del paese e la salute del Pianeta.
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TAV: «Referendum, referendum!»

ovvero l’ennesimo inganno

Il TAV non smette di riservare sorprese. L’ultima è l’evocazione da parte della strana coppia (o forse neppur tanto) Chiamparino-Salvini di un referendum, àncora di salvezza per il governatore del Piemonte, alla ricerca di un’improbabile conferma nelle elezioni di maggio, e per il ministro dell’interno, in evidente difficoltà a trovare una via d’uscita dal contratto di governo (che, come noto, contiene l’impegno «a ridiscutere integralmente il progetto nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia»). Ipotesi a dir poco azzardata e guardata con diffidenza dagli altri pasdaran della Torino Lione, ma i nostri eroi – giocolieri delle parole sganciate dai fatti – non demordono.

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TAV, il Comitato ricorda a Conte

che le alternative ci sono, non solo in Piemonte

COMUNICATO STAMPA, Firenze, 17 gennaio 2019.

Il Comitato No Tunnel TAV di Firenze legge le ennesime dichiarazioni del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sul progetto della Torino Lione in cui si sostiene che non esiste, al momento, alcun progetto alternativo a quello esistente.

In realtà esistono da sempre proposte di utilizzare quelle notevoli risorse per sviluppare la mobilità collettiva in città come Torino e la messa in sicurezza di un territorio tanto fragile come quello alpino. Leggi tutto