La guerra dei 30anni che inventa il fantomatico Tav

Di Guido Viale, il manifesto, 12 marzo 2019.

Come mai un moscerino come il Tav (“ma è solo un treno!” diceva Bersani) è diventato un elefante intorno a cui si giocano le sorti di governo, sviluppo, benessere e buon nome della nazione? Difficile capirlo da giornali e Tv.

Sono tutti in mano all’Union sacrée SìTav tra Meloni, Salvini, Zingaretti e Berlusconi; più Confindustria, sindacati, bocconiani e madamine. Un’Unione sacra si fa per andare in guerra; e infatti, sul Tav Torino-Lione c’è una guerra dei Trent’anni: dai ’90 del secolo scorso a oggi. Leggi tutto

La ReTe a fianco delle nuove generazioni

15 marzo

La ReTe dei comitati per la difesa del territorio, aderisce convintamente allo sciopero per l’ambiente dichiarato dalle organizzazioni Earth Strike e Friday For Future, finalmente le nuove generazioni stanno risvegliando lo spirito necessario con cui dover affrontare la crisi climatica e ambientale che l’umanità sta vivendo. Invitiamo tutti i comitati, associazioni e movimenti che lottano nella stessa direzione ad appoggiare sui vari territori questi giovani che stanno cercando un futuro diverso, anzi stanno proprio cercando un futuro, visto che le politiche attuali ce lo hanno sottratto lasciandoci un pianeta completamente devastato ed alle soglie di una crisi che potrebbe diventare irreversibile.

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Salviamo Pisa dal ritorno delle bancarelle

sotto la torre

Il nuovo sindaco leghista vuole riportare i venditori di paccottiglie nel Campo dei miracoli, parte la petizione per evitarlo.

di Salvatore Settis, su il Fatto quotidiano, 8 marzo.

C’era una volta la legalità. Una caterva di norme, dalla Costituzione al Codice dei Beni culturali, dai regolamenti applicativi alle circolari ministeriali, prescrivono in modo non equivoco che le aree monumentali più preziose non possono essere deturpate da mercatini, bancarelle e altre presenze improprie, che disturbano la visione e la dignità dei monumenti. Come se non bastasse, a Pisa il bollino Unesco, ovviamente tributato alla celeberrima Piazza dei Miracoli, impone un sovrappiù di attenzione a queste cose, anche perché la Torre pendente è diventata uno dei simboli-chiave dell’Italia, sorpassando in popolarità in molti Paesi (a cominciare dagli Stati Uniti) perfino il Colosseo. Leggi tutto

“Secessione”: un disastro per l’ambiente

di Vittorio Emiliani, su Il fatto quotidiano, 8 Marzo 2019                                                          

Caro direttore, pur non condividendo per tanti versi programmi e comportamenti dei 5 Stelle, credo che il dialogo con essi vada inaugurato (sarebbe stato fondamentale non fare andare al governo un soggetto pericoloso per la democrazia costituzionale come Salvini) su alcuni punti essenziali. Uno è senz’altro quello della secessione delle Regioni “ricche” e di una sorta di frantumazione dello Stato unitario nato nel 1861 e reso democratico e repubblicano nel 1946. Stato regionale dal 1970 con alcune antecedenti regioni a statuto speciale la cui vita (vedi Sicilia soprattutto) è costellata, impregnata quasi di situazioni e di abitudini negative, se non nefaste e che oggi (a parte la Provincia autonoma di Bolzano che nel 1918 ci prendemmo impropriamente invece dell’Istria) non hanno più il senso che avevano nel dopoguerra. Leggi tutto