Soggetto politico nuovo e beni comuni

Il sito della Rete ha ospitato l’articolo di Alberto Asor Rosa del 26 aprile che discuteva criticamente il “Manifesto per un soggetto politico nuovo”,  presentato al Mandela Forum di Firenze il 28 aprile.

Il “Manifesto” è consultabile su: http://www.soggettopoliticonuovo.it/, insieme alla discussione sul nuovo soggetto che evidentemente continua oltre l’intervento di Asor Rosa e in convegno fiorentino. Segnaliamo in particolare l’intervento di Guido Viale, su Il Manifesto del 12 maggio, che compare nella nostra Rassegna Stampa.

Sulla questione dei beni comuni, che oggi è al centro di questo dibattito, così come lo è stata nella preparazione del nostro Convegno  Dalla parte del territorio, ci sembra importante l’intervento di Enrico Grazzini su Micromega, http://temi.repubblica.it/micromega-online/beni-comuni-e-diritti-di-proprieta-per-una-critica-della-concezione-giuridica/, così introdotto: “Recentemente il concetto di “bene comune” è diventato molto popolare. Molto spesso, però, la sua definizione è confusa e ambigua. In Italia tende a prevalere una interpretazione giuridica, ma un grande contributo potrebbe venire dalle analisi che in ambito economico sono state condotte dal premio Nobel Elinor Ostrom. ”

Per quanto riguarda la posizione di Stefano Rodotà, oggetto della critica di Grazzini, si rimanda ai suoi articoli su Repubblica del 5 gennaio, Il valore dei beni comuni, su questa Rassegna Stampa. e Beni comuni e democrazia, del 12 aprile, su http://www.soggettopoliticonuovo.it/2012/04/12/beni-comuni-e-democrazia-il-manifesto/. Ricordiamo che proprio Rodotà metteva in guardia contro i rischi che si corrono se nella categoria dei beni comuni “si include tutto e il contrario di tutto”.