di Paolo Baldeschi, 24 settembre
Il 23 settembre 2019, si è spento a Venezia, Edoardo Salzano. Su eddyburg, la sua ultima grande impresa, si possono leggere i ricordi di Paolo Berdini, Vezio De Lucia e Francesco Erbani e, insieme ai ricordi, anche un commento sui suoi più importanti scritti, sull’impegno di politico, amministratore e urbanista e, infine, di resistente contro il dilagare e l’affermarsi dell’urbanistica neoliberista.Eddy è stato un grande uomo, prima ancora che un grande intellettuale. La sua grandezza è riassumibile nella generosità con cui ha dedicato la sua vita, al di là di ogni interesse personale, per riaffermare che la città è innanzitutto “civitas”, cioè società urbana, e non un insieme di edifici: nella vulgata corrente di cui Firenze è uno degli esempi più tristi, contenitori pronti ad accogliere qualsiasi funzione che assecondi le volontà del mercato.Aggiungo a quanto hanno scritto gli amici su eddyburg, due ricordi personali. Il primo è stato la lettura del suo importante libro “Urbanistica e società opulenta”, pubblicato nel 1969, una riflessione originale sulla città che è stata per molti di noi una boccata di ossigeno, rispetto al conformismo allora dilagante. Il secondo ricordo è di circa dieci anni fa, quando pur conoscendomi poco (e non vi era ragione per il contrario) mi chiese di diventare opinionista di eddyburg, un ruolo che in tutti questi anni ho cercato di onorare. La morte di Eddy deve segnare l’impegno per tutti noi, suoi amici e collaboratori, a proseguire e rendere più ancora vivo eddyburg, l’ultima importante voce di un’urbanistica coraggiosa e non rassegnata.
Di seguito il ricordo della Società dei territorialisti:
Le urbaniste e gli urbanisti della Società dei territorialisti/e ricordano Eddy Salzano
Una lunga, piena, appassionata vita dedicata all’urbanistica come impegno sociale: ci mancherà molto Edoardo Salzano, collega, maestro e amico per molti di noi.
Napoletano di nascita e spirito, aveva iniziato a occuparsi di urbanistica a Roma dalla fine degli anni ’50, scrivendo sull’Unità e collaborando con il gruppo della Rivista Trimestrale e pubblicando nel 1969 Urbanistica e società opulenta, un testo al centro di un intenso dibattito.
Ma è a Venezia, dove si trasferisce all’inizio degli anni ’70 per insegnare nel nuovo Corso di laurea in urbanistica, che dedicherà le proprie energie sia alla salvaguardia della città (come Assessore all’urbanistica, 1975-1985) che al consolidamento dei Corsi di studio e della Facoltà di Pianificazione del territorio, che presiede fino alla pensione.
Negli anni successivi coordina per la Regione Sardegna la redazione dell’importantissimo Piano paesaggistico delle coste, approvato nel 2006, che finora ha tutelato dall’ulteriore edificazione questo enorme patrimonio.
Allo stesso tempo, con grande intuito e assiduo impegno, si dedica alla comunicazione di approfondimenti critici in merito alle tematiche urbanistiche e ai relativi conflitti fondando un sito, eddyburg.it, diventato negli anni un riferimento sia per le successive generazioni di giovani che, più in generale, per tutti coloro che si occupano di urbanistica in senso militante, con il desiderio di migliorare le condizioni di vita collettiva sul territorio e nel paesaggio.
Ci piace ricordarlo con la video-intervista che la Casa della cultura di Milano gli ha dedicato due anni fa https://www.youtube.com/watch?v=nnLoaTrOlA8.
Anna Marson, Ilaria Agostini, Paolo Baldeschi, Angela Barbanente, Mariolina Besio, Roberto Bobbio, Monica Bolognesi, Alberto Budoni, Elisa Butelli, Carlo Cellamare, Pier Luigi Cervellati, Daniela Chiti, Luciano De Bonis, Lidia Decandia, David Fanfani, Maria Rita Gisotti, Giampiero Lombardini, Alberto Magnaghi, Raffaele Paloscia, Camilla Perrone, Daniela Poli, Marco Prusicki, Maddalena Rossi, Claudio Saragosa, Enzo Scandurra, Filippo Schilleci, Carla Tedesco, Daniele Vannetiello, Alberto Ziparo