Salviamo Pisa dal ritorno delle bancarelle

sotto la torre

Il nuovo sindaco leghista vuole riportare i venditori di paccottiglie nel Campo dei miracoli, parte la petizione per evitarlo.

di Salvatore Settis, su il Fatto quotidiano, 8 marzo.

C’era una volta la legalità. Una caterva di norme, dalla Costituzione al Codice dei Beni culturali, dai regolamenti applicativi alle circolari ministeriali, prescrivono in modo non equivoco che le aree monumentali più preziose non possono essere deturpate da mercatini, bancarelle e altre presenze improprie, che disturbano la visione e la dignità dei monumenti. Come se non bastasse, a Pisa il bollino Unesco, ovviamente tributato alla celeberrima Piazza dei Miracoli, impone un sovrappiù di attenzione a queste cose, anche perché la Torre pendente è diventata uno dei simboli-chiave dell’Italia, sorpassando in popolarità in molti Paesi (a cominciare dagli Stati Uniti) perfino il Colosseo. Leggi tutto

“Secessione”: un disastro per l’ambiente

di Vittorio Emiliani, su Il fatto quotidiano, 8 Marzo 2019                                                          

Caro direttore, pur non condividendo per tanti versi programmi e comportamenti dei 5 Stelle, credo che il dialogo con essi vada inaugurato (sarebbe stato fondamentale non fare andare al governo un soggetto pericoloso per la democrazia costituzionale come Salvini) su alcuni punti essenziali. Uno è senz’altro quello della secessione delle Regioni “ricche” e di una sorta di frantumazione dello Stato unitario nato nel 1861 e reso democratico e repubblicano nel 1946. Stato regionale dal 1970 con alcune antecedenti regioni a statuto speciale la cui vita (vedi Sicilia soprattutto) è costellata, impregnata quasi di situazioni e di abitudini negative, se non nefaste e che oggi (a parte la Provincia autonoma di Bolzano che nel 1918 ci prendemmo impropriamente invece dell’Istria) non hanno più il senso che avevano nel dopoguerra. Leggi tutto

Il comune di Firenze abolisce gli standard urbanistici

il Piano di Recupero della ex Manifattura Tabacchi

di Paolo Baldeschi, su Eddyburg, 7 marzo.

Il Comune di Firenze abolisce gli standard urbanistici. Quello che era sotto traccia nel Regolamento Urbanistico approvato nel 2014, diventa ora palese nel Piano di Recupero della ex Manifattura Tabacchi adottato nel gennaio del 2019. Si tratta di una vera e propria torsione (o se si vuole “distorsione”) sostanziale e giuridica, ma tant’è: il Comune di Firenze, non contento di avere messo in svendita il patrimonio immobiliare fiorentino fa così un ulteriore passo a favore dei developers. Leggi tutto