di Paolo Baldeschi, su Eddyburg, 26 gennaio.
La nomina da parte di Luigi Di Maio di Lino Banfi (si pronuncia benfi) come membro della Commissione italiana dell’Unesco ha sollevato qualche perplessità o, addirittura, contrarietà dai soliti intellettuali rosiconi della (ex) sinistra, che magari avrebbero voluto qualcuno competente in materia: che ne so, un Salvatore Settis o un Tomaso Montanari; o uno dei tanti laureati in materie come architettura, archeologia, storia dell’arte. Qualcuno potrebbe dubitare che lo spessore culturale dei film interpretati dall’attore, come “l’allenatore nel pallone 1 e 2”, “al bar dello sport”, “la dottoressa ci sta col colonnello”, sia un viatico sufficiente per un incarico così delicato.