Un progetto per la Manifattura Tabacchi

Comunicato Comitato Tutela ex Manifattura Tabacchi di Firenze

È trascorso molto tempo dall’ultima comunicazione pubblica del Comitato: si risale all’autunno del 2016, quando stigmatizzammo l’uso privatistico della manifattura, secondo quanto emergeva allora dai programmi di recupero enunciati dalla proprietà FINTECNA, recepiti dal Comune di Firenze con l’adozione del Piano Strutturale e del Regolamento Urbanistico.

Da allora, il Comitato ha continuato a lavorare nella convinzione che l’intero complesso costituisca, di per sè, un bene collettivo della città di Firenze, da salvaguardare per l’importante valore storico-monumentale. Un bene dotato di potenzialità tali da far apparire mostruoso ed irragionevole quel progetto di recupero che prevedeva di demolirne una parte per realizzare 2 torri di 70 mt con  700 appartamenti, ed altrettanto banale e misera l’idea di recuperarlo per inserirvi, accanto agli appartamenti, il solito mix di alberghi, uffici e centro commerciale.

Nel 2017 il Comitato si è prodigato perché, con il supporto del FAI e le iniziative delle aperture straordinarie di marzo ed ottobre, la Manifattura fosse finalmente aperta e resa accessibile ai cittadini, dopo anni di abbandono e di chiusura. Si è trattato di un successo superiore a tutte le aspettative che ha dimostrato, tra l’altro, quanto sia ancora forte il legame dei fiorentini con questa parte della città. In 2 sole giornate, accompagnate dai giovani Ciceroni del FAI e da alcuni membri del Comitato, che hanno prestato la loro collaborazione, circa 2000 persone hanno potuto visitare l’ ex Manifattura.

Con la consultazione pubblica autogestita dei cittadini, svoltasi il 6 maggio 2017, il Comitato ha ulteriormente sviluppato la visione dell’ex Manifattura, non solo come pregevole esempio di architettura industriale del ‘900, ma come opera unitaria che, grazie alle caratteristiche costruttive e morfologiche di molte sue parti interne, permette una distribuzione di diverse attività, con caratteri di plurifunzionalità, affermandosi come una vera e propria “centralità urbana” di livello metropolitano.

Nel corso del 2017, il Comitato ha accettato l’invito dei rappresentanti di AERMONT e di MTDM, divenuti nel frattempo i nuovi proprietari del complesso, ad incontrarsi con i loro tecnici e progettisti, per dare un qualche contributo alla progettazione in fase di elaborazione, instillando e rafforzando l’idea che, per i caratteri architettonici e i suoi contenuti simbolici, l’ ex Manifattura dovesse essere recuperata e valorizzata, alla stregua degli edifici del Centro Storico. Un’opera di trasformazione da realizzare  tenendo ben presenti sia le potenzialità, sia la compatibilità delle nuove funzioni con la pregevolezza dell’intero complesso.

Abbiamo suggerito di dedicare spazi ad attività di produzione e diffusione della cultura moderna e contemporanea, capaci di innescare un’ attrazione diffusa a livello nazionale ed internazionale, ma anche di pensare ad attrezzature per l’istruzione, l’Università e la Ricerca, che rilancino un modello culturale innovativo per Firenze e attrattivo anche a livello nazionale.

L’ex Manifattura, inoltre, per essere stata fino alla sua dismissione luogo di lavoro, mantiene il valore di testimonianza del lavoro femminile (un ricordo ancora percepito in città e soprattutto nel quartiere), essa quindi sarebbe il luogo più appropriato per ospitare un Museo/Laboratorio del lavoro e della cultura delle donne.

Nel corso nei molteplici incontri abbiamo anche fatto notare come l’area si trovi in una posizione nodale fra il nuovo Teatro dell’Opera, il Parco delle Cascine (con la previsione delle “Grandi Cascine”), il Polo Universitario di Novoli, il nuovo Palazzo di Giustizia e l’eventuale nuovo Stadio della Fiorentina, e come tutto ciò, all’interno del tessuto urbano, costituisca un sistema di aree che rappresentano vere e proprie centralità, per la presenza di funzioni pubbliche a carattere sovracomunale. L’ex Manifattura, quindi, per le sue dimensioni e per la posizione nei confronti della scala urbana e del contesto circostante, si presta in modo speciale ad un recupero caratterizzato anche da funzioni pubbliche e può diventare strumento importante di riqualificazione del suo settore urbano.

Alla luce del MASTERPLAN che è stato presentato lo scorso 10 aprile, prendiamo atto della volontà della nuova proprietà di riqualificare questo importante “complesso storico”, dallo straordinario valore monumentale, ed accogliamo positivamente questa prima fase di pensiero,