di Salvatore Settis, Il fatto quotidiano, 9 maggio.
I nuovi enti potrebbero essere “ritagliati” secondo criteri storici o geografici, con riferimento ad antiche ripartizioni d’area di cui l1talia abbonda, per esempio Romagna, Casentino, Cadore, Sila.
Cento fantasmi si aggirano per l’Italia: le Province. Che andassero abolite lo sosteneva Licio Gelli e poi altri padri della patria, insistendo su questa indispensabile (per loro) misura di risparmio. Quanto fosse il risparmio non fu dato sapere fino alla lettera del Ragioniere Generale dello Stato (28 ottobre 2014) da cui risulta che “i risparmi di spesa che deriverebbero dall’abolizione delle Province non sono quantificabili” dato che “le funzioni svolte dovranno essere riallocate ad altri livelli di governo”. Leggi tutto