di Tiziano Cardosi, 11 febbraio 2017*
Tra anni ‘80 e primi ’90, si ipotizza Firenze come città in cui il ricorso al mezzo privato poteva essere ridotto al minimo, grazie a uno sviluppo capillare del Trasporto Pubblico Locale, indispensabile, tra l’altro, a far confluire in città le migliaia di pendolari gravitanti sul capoluogo toscano, e le decine di migliaia di residenti che proprio in quegli anni abbandonano la città, per i centri periferici, a causa dell’innalzamento dei valori immobiliari.
- Intervento al convegno “Città pubblica vs città oligarchica”, organizzato dalla Rete e da numerosi comitati fiorentini. Cfr Budini Gattai e Agostini