NO Tav: comunicati stampa del 2 e del 3 febbraio

TAV: i puntelli pensati per tenere in piedi il progetto non reggono 

Firenze, 2 febbraio 2017

Quando il saggio indica la luna qualcuno vuol farci vedere solo il dito. Pare proprio quello che sta succedendo attorno al Passante TAV: le persone sono attonite all’idea di spendere 1,5 miliardi per una mega stazione senza treni, ma si cerca di cambiare argomento e deviare l’attenzione dell’opinione pubblica dicendo che si metteranno tanti bus in quella voragine ai Macelli.

Così ha fatto l’assessore ai Trasporti del Comune di Firenze Stefano Giorgetti nelle sue recenti dichiarazioni dove ha tranquillizzato che la futura “Foster” non sarà un deserto, ma ci saranno ben 20.000 viaggiatori al giorno che scenderanno e saliranno da tutti i bus diretti in città.
Questa prospettiva, che dovrebbe consolare i cittadini perplessi nel vedere tanti soldi buttati, al Comitato No Tunnel TAV rinforza invece le domande che non hanno ancora trovato risposta: se il buco ai Macelli sarà una stazione di bus che si fanno a fare due tunnel ferroviari? Se i viaggiatori ferroviari saranno così pochi che si spendono a fare 1,5 miliardi di euro?
Il Comitato indica da anni che questo progetto TAV è profondamente inutile e pericoloso, mentre qualcuno vuol distrarre l’attenzione parlando di autobus…
Il Comitato si pone anche un’altra serie di domande: ma è stato fatto uno studio che giustifichi lo spostamento di tutti i bus che arrivano a Firenze in una zona come quella dei Macelli?
Questa decisione non sarà una trovata, poco credibile, per giustificare un errore marchiano come quello di aver iniziato a realizzare una ferrovia sotto la città?
Ancora le dichiarazioni di Giorgetti, “È proprio la presenza dei pullman che ci consentirà di realizzare la nuova stazione”, sono lì a darci la risposta: è lo spostamento dei bus a far sembrare plausibile questa operazione!
Lasciano basiti le dichiarazioni del presidente della Commissione Ambiente Fabrizio Ricci che continua a dire che senza i tunnel le FS potrebbero “bypassare Firenze con il tracciato dell’alta velocità”. Ma vogliamo scherzare? Ma di cosa si sta parlando? Dal nodo fiorentino passano circa 200 treni AV ogni giorno, non ci sono percorsi alternativi; i treni o passano da Firenze o non passano! Il Comitato si chiede se non sarebbe opportuno un ripassino di geografia da parte dei nostri politici.
Il dibattito di questi giorni dimostra che non esiste una progettazione dei trasporti in città, si improvvisa cercando di rimediare maldestramente ai guai creati.
Il re pare proprio nudo; c’è da chiedersi solo quand’è che i Fiorentini cominceranno a riderne sul serio.

Comitato No Tunnel TAV

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TAV: occorre una nuova VIA per lo hub dei bus

Firenze, 3 febbraio 2017
In questi giorni si fa un gran parlare della novità rappresentata dalla decisione, scaturita da un accordo tra governo, FS ed enti locali toscani, di trasformare il cantiere dei Macelli in una stazione dei BUS. Il sindaco Dario Nardella ha salutato la decisione addirittura come la quadratura del cerchio!
Il Comitato No Tunnel TAV continua a chiedersi e a chiedere ai decisori se sia stato fatto uno studio che giustifichi lo spostamento di tutti i bus che arrivano a Firenze in una zona come quella dei Macelli, uno straccio di studio trasportistico, di impatto sulla vita di chi vive in quel quartiere, sulla sorte dei viaggiatori e dei pendolari che utilizzano il trasporto pubblico su gomma.
Il Comitato ha contattato l’architetto Fabio Zita, ex dirigente regionale del settore VIA, per approfondire l’argomento. Un cambiamento come quello proposto va ben al di là di quanto è in realizzazione ai Macelli, avrà ripercussioni su tutta la città, sul traffico, sulle condizioni di vita delle persone, è sicuramente una MODIFICA SOSTANZIALE DEL PROGETTO e questo comporta ovviamente una nuova procedura di VIA (valutazione di impatto ambientale).
Il cantiere ai Macelli è già attualmente privo di VIA, in quanto è stata adottata in maniera anomala la procedura di altro progetto. Adesso ancor di più si impone una valutazione complessiva dell’opera e di tutti i problemi che si porta dentro.
La VIA precedente denunciava comunque enormi rischi ambientali che dovevano trovare una soluzione nella progettazione esecutiva; per esempio l’impatto che si sarebbe avuto sulla falda. I problemi non sono stati risolti; da anni, da quando sono state completate le paratie profonde oltre 40 metri, ARPAT ha documentato uno sbilanciamento della falda di circa 1,5 metri. Le “mitigazioni” previste non sono state in grado di ovviare a questo pericoloso fenomeno e l’Osservatorio Ambientale si trincera dietro l’ipocrita formula “non ci sono ulteriori criticità”; ci mancherebbe altro!
Davvero i decisori sarebbero disponibili a fare nuove valutazioni su sulla stazione Foster?
Il Comitato ricorda a Nardella e a tutti i sostenitori del “bus-hub” che la “quadratura del cerchio” fu dimostrata impossibile dal matematico von Lindemann dopo duemilacinquecento anni di tentativi; i cittadini di Firenze sperano ci voglia meno tempo per abbandonare un progetto che si è empiricamente dimostrato insostenibile fin dall’inizio.Comitato No Tunnel TAV Firenze