Coordinamento dei Comitati della piana Prato-Pistoia
COMUNICATO STAMPA, 2 ottobre 2015
In data 28 maggio 2015 il Difensore Civico Regionale ha risposto all’istanza presentata dal nostro Comitato in merito alla richiesta di “assemblea pubblica” firmata da oltre 300 cittadini campigiani. La scelta di inviare l’istanza al Difensore Civico Regionale è nata dalla risposta negativa ricevuta dal Presidente del Consiglio Comunale di Campi Bisenzio. Non condividendone il parere, ci siamo rivolti agli Organi Regionali in quanto riteniamo di aver già raccolto le firme necessarie affinché il Comune e i suoi Organi Politici prendano atto che a Campi Bisenzio, in nessuna sede istituzionale, si sia voluto informare i cittadini sulle ripercussioni positive o negative che questa nuova opera avrà sul territorio e sul vivere della comunità campigiana. Qualunque proposta, ove la cittadinanza abbia il diritto a chiedere informazioni e a ricevere risposte: incontri con il Sindaco, assemblee presso i circoli con la presenza di consiglieri comunali e sindaco, apertura di un tavolo di confronto con le associazioni, incontri aperti al pubblico delle commissioni. Questionari alla popolazione. Tutto poteva essere proposto, ma l’unica proposta ricevuta è stata quella di un Convegno-Seminario ove i cittadini non avevano la possibilità di esprimere la loro opinione.
Il Consiglio Comunale poteva far sua questa proposta e programmare nelle sue attività un’assemblea pubblica, un consiglio monotematico: ma invece abbiamo ricevuto solo un imbarazzante e sfuggente silenzio. Riteniamo che sia un comportamento politico-istituzionale che deve farci riflettere ricordando la saggezza dell’esperienza che ricorda nei suoi detti “chi tace acconsente”. Noi non vogliamo accettare silenti le decisioni nazionali e regionali e nonostante le ispirazioni e le finalità dello Statuto Comunale sulla democrazia e la partecipazione, dei quali è garante il Presidente del Consiglio, ancora a Campi Bisenzio non sappiamo ciò che avverrà al Fosso Reale, al parco del WWF, se Capalle sarà coinvolta, se la biblioteca di Villa Montalvo sarà spostata, se il Regolamento acustico del Comune di Campi Bisenzio toglierà le limitazioni acustiche sul Parco di Villa Montalvo e … poi ancora e altre domande che ognuno ha il diritto di porre e di ricevere risposta. Un silenzio che non risponderà al deprezzamento delle residenze e alla cancellazione delle politiche ambientali, comprese le risorse economiche e gli investimenti effettuati nel corso degli ultimi 20 anni. A nulla è servita infine la promessa in delibera comunale di effettuare azioni partecipative istituzionali, dopo mesi siamo ancora in attesa di vederne la pubblicazione e l’informativa.
Il Difensore Civico, nella sua risposta ci informa di aver trasmesso la nostra istanza all’Autorità per la Partecipazione, affinché esprima sulla vicenda un proprio autorevole orientamento. “Ritiene” importante che 314 cittadini abbiano espresso una volontà e che a tale richiesta “il Presidente ha ritenuto di tener conto, chiedendo al Comitato di effettuare una petizione popolare”. Una bellissima affermazione positiva che anticipa la riflessione conclusiva nella quale scrive che “essendo già state raccolte (le firme) anche in misura maggiore alla quantità richiesta per la petizione” e “per non aggravare il procedimento” le stesse possono essere utilizzate per la petizione anche se quest’ultima non ha la possibilità d’indizione di un’assemblea. Allora noi capiamo che il Comune di Campi Bisenzio non vuole parlare con i suoi Cittadini e che il Presidente del Consiglio Comunale ce lo ha negato.
Pertanto la Difensore Civica ha pienamente compreso che 1) lo Statuto del Comune di Campi Bisenzio – secondo un’interpretazione stringente – non prevede che i cittadini possano chiedere un’assemblea specificandone l’argomento al Sindaco e ai consiglieri comunali 2) Cosa possono fare i cittadini per aver riconosciuto il proprio diritto all’informazione?
Il Comitato di No Aeroporto di Campi Bisenzio ha ritenuto di sollecitare in questi giorni, l’Autorità per la Partecipazione per un incontro che si terrà nella prossima settimana. Ritiene che se fare politica locale significhi non ascoltare le istanze della Comunità e le opinioni divergenti sia l’esempio più vecchio e obsoleto della pratica politica.
Se un Sindaco e un Presidente del Consiglio Comunale si nascondono dietro i regolamenti a noi non resta che chiederne spiegazioni a tutti coloro che appoggiano la non trasparenza degli atti e la non partecipazione alla vita sociale e pubblica ma ritenevamo doveroso informare tutti cittadini come una semplice richiesta di partecipazione sia stata strumentalmente negata. Se nel chiedere chiarezza stiamo commettendo degli errori, ce ne assumeremo la responsabilità.