Una proposta radicale per una politica culturale europea
di TOMASO MONTANARI, da Huffington post, 24 giugno.
Ha senso considerare, conoscere, apprezzare, godere gli elementi del patrimonio culturale sradicandoli dal loro contesto territoriale? Solo per la genìa rapace degli sfruttatori d’ogni bene.
Mentre leggete questo articolo, sfrecciano sulla vostra testa aerei carichi di Caravaggio e Botticelli: mai la definizione di patrimonio artistico mobile è stata presa alla lettera come oggi, quando si stima che ogni anno (e solo in Italia) vengano movimentati circa 15.000 pezzi archeologici e circa 10.000 opere d’arte dal Medioevo all’Ottocento. Leggi tutto