Nasce il Coordinamento Nazionale Siti Contaminati (CNSC) per riunire comitati e associazioni impegnati sul fronte dell’inquinamento.
Ecco la piattaforma: primo obiettivo fermare l’art.4 del Decreto Destinazione Italia che regala i soldi delle bonifiche agli inquinatori. CNSC: “Accordi di programma o sanatorie? Che fine fa il principio ‘Chi inquina paga’? Chiediamo che l’articolo del decreto in discussione in Parlamento venga cancellato.”
In Italia oltre 15.000 siti sono potenzialmente contaminati e milioni di cittadini sono esposti a sostanze pericolose e tossiche rilasciate nell’ambiente negli ultimi decenni. Petrolchimici, discariche tossiche, raffinerie, industrie chimiche hanno devastato il paese e continuano a farlo visto che gran parte dei siti non è stato neanche messo in sicurezza. Proprio in questi giorni, invece di promuovere norme utili a far pagare fino in fondo agli inquinatori il recupero delle aree, il parlamento è impegnato ad esaminare il Decreto Destinazione Italia che contiene un vero e proprio regalo ai responsabili delle peggiori situazioni di inquinamento in Italia.
“Nel decreto Destinazione Italia c’è un articolo sulle bonifiche dei siti inquinati che prevede una nuova modalità per la firma di accordi di programma per la reindustrializzazione che somiglia tanto ad una sanatoria per i responsabili della contaminazione. Ma in Italia vale ancora il principio ‘Chi inquina paga’ o no?”. È questo il duro commento del Coordinamento Nazionale Siti Contaminati, una rete di associazioni, comitati e movimenti che operano a livello nazionale e locale per il risanamento dei siti inquinati da bonificare, sull’articolo 4 del decreto in discussione in questi giorni alla Camera dei deputati.
“In base a quanto previsto dal decreto – continua il Coordinamento – gli inquinatori che firmano l’accordo di programma col ministero dell’ambiente e con quello dello sviluppo economico vengono esentati da ogni altro obbligo di bonifica sul sito oggetto dell’accordo. Il Decreto, infatti, consente di stringere accordi di programma anche con i proprietari dei terreni responsabili dell’inquinamento, se avvenuto entro il 2007, ovvero praticamente tutti i siti inquinati censiti in Italia. Tali accordi potranno anche prevedere la sola messa in sicurezza e non la bonifica e finanziamenti pubblici, in pieno contrasto con il principio “Chi inquina paga”. Una volta sancito l’accordo gli inquinatori non avranno più nulla da temere qualora la situazione di inquinamento ambientale risulti più grave del previsto, ad esempio con nuove indagini. L’accordo equivarrà ad un vero e proprio condono tombale, pagato dagli stessi cittadini inquinati. Il Decreto è ora in discussione in Parlamento per la conversione in legge e chiediamo che questo articolo venga cancellato.”
Nei Siti di Bonifica Nazionale e in quelli di scala regionale e locale sono impegnati da anni comitati, associazioni e movimenti. Ora è nata una Rete con una piattaforma comune, che chiede un immediato intervento per garantire la qualità ambientale e la tutela della salute degli abitanti nei nostri territori: ilCoordinamento Nazionale Siti Contaminati (CNSC).
Questo cammino è iniziato il 22 ottobre 2011, quando all’Università di Chieti – Pescara si sono incontrate alcune Associazioni, Wwf Abruzzo e Medicina Democratica, continuando a Colleferro (RM) con il convegno nazionale organizzato da Retuvasa (la Rete per la Tutela della Valle del Sacco) e con nuove presenze (23-25 novembre 2012). Il documento che vogliamo sottoporre alle altre realtà operanti sul territorio nazionale è stato messo a punto nel nostro ultimo incontro, durante il Convegno “Puliamo l’Italia” della fondazione Micheletti (Brescia, 14 e 15 ottobre 2013). Una maggiore forza comunicativa e operativa è essenziale per contrastare finalmente con decisione lo stato di degrado ambientale e sanitario a cui sono sottoposte numerose aree della penisola.
Il Coordinamento promuove la partecipazione attiva delle cittadinanze dei SIN (Siti di Interesse Nazionale) e dei SIR (Siti di Interesse Regionale) contro ogni forma di azione nociva sui nostri territori. Intende agire insieme ai movimenti in difesa dei beni comuni e contro il consumo del suolo. Utilizzerà una piattaforma WEB per condividere conoscenze, dati e iniziative tra associazioni, comitati e singoli cittadini (progetto “SINFORMA”; altri progetti di informazione indipendente e partecipata come “Cittadini Reattivi” o “Ecosin”).
Affinché il tema delle bonifiche venga affrontato in modo organico e rigoroso, vuole anche confrontarsi con tutti i livelli istituzionali, a partire dal Governo e dal Parlamento.
Prime adesioni:
Associazione Rete per la Tutela della Valle del Sacco (Lazio)
Associazione Antimafie Rita Atria (Abruzzo e Sicilia)
Peacelink nodo d’Abruzzo
Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia
Comitato permanente esposti amianto e ambiente (Milazzo-Sicilia)
Forum Abruzzese Movimenti per l’Acqua
ISDE
Legambiente Nazionale
Legambiente Lombardia
Associazione Raggio Verde (Lazio)
WWF provincia di Crotone
Peacelink nodo di Taranto
Associazione ONLUS Nosmog (Trieste)
Peacelink nodo di Cremona
AIEA Associazione Italiana Esposti Amianto
Comitato sardo Gettiamo le Basi
Comitati spezzini (La Spezia)
Invitiamo le realtà territoriali, Comitati, Associazioni, Coordinamenti a unirsi a noi, leggendo la piattaforma
PER ADERIRE al CNSC, compilare questo form
Per mandare un messaggio al gruppo “Coordinamento Comitati ATO Centro” invia una email al coordinamento-ato-centro
Per maggiori opzioni, visita qui il gruppo.