VERSO MONDEGGI BENE COMUNE. Documento approvato nell’Assemblea tenuta a Pozzolatico il 12 gennaio (si veda anche il documento pubblicato a dicembre),
La Carta dei Principi
- Promuovere la gestione di Mondeggi come bene comune e impedirne la privatizzazione.
- Creare percorsi sperimentali di custodia del bene comune da parte di comunità di persone che si uniscono con questo intento, mantenendo una forte relazione con la comunità territoriale.
- Generare ricchezza diffusa (sociale, ambientale, relazionale) costruendo un’economia locale che si autosostiene, che conserva il patrimonio naturale ed edilizio e lo mantiene accessibile e fruibile, impedendo ulteriori sprechi di denaro pubblico.
- Sostenere esperienze di ritorno alla terra come scelta di vita e opportunità di lavoro alternativo al lavoro dipendente attraverso forme di autogestione.
- Promuovere l’agricoltura contadina come strumento di autodeterminazione alimentare e salvaguardia del patrimonio agro-alimentare, e sostenere un’agricoltura naturale nel pieno rispetto dell’ambiente, degli esseri viventi e della dignità umana.
- Innescare percorsi inclusivi di aggregazione e partecipazione con particolare attenzione al disagio sociale e alla disabilità, attraverso pratiche di accoglienza e condivisione del lavoro.
- Promuovere stili di vita sobri basati sulla pratica:
- di forme di autocostruzione e autorecupero.
- dell’autosufficienza energetica con tecniche povere e nuove tecnologie che non compromettano la vocazione agro-alimentare della terra.
- Stimolare e accogliere tutte le forme di arte che rispettino lo spirito di questa carta e che sono sale e nutrimento della vita comunitaria.
- Custodire e curare i valori storici e paesistici del territorio, garantendo l’uso comunitario delle Acque, dei Boschi e dei Percorsi Storici e di tutti i valori ambientali ed ecologici, in una progressiva acquisizione partecipata del valore culturale dei luoghi.
Carta degli Intenti – Verso Mondeggi Bene Comune
L’intento principale è quello di riabitare Mondeggi, insediando nuclei familiari e singole persone nelle abitazioni rurali già esistenti della Fattoria, in modo da ricostituire il “popolo di Mondeggi” che dovrà essere composto in primo luogo da coloro che si dedicheranno al lavoro della terra.
All’interno del nuovo villaggio contadino verrà praticata un’agricoltura familiare dedicata all’autosufficienza alimentare dei poderi, attraverso orti condivisi e piccoli allevamenti da cortile, inoltre gli abitanti – assieme anche a persone non residenti a Mondeggi, ma che vorranno lavorarci tutti insieme nell’intento di ridurre progressivamente l’impronta ecologica costituiranno la “Fattoria senza padroni” che si articola mediante due forme assembleari: l’Assemblea di Fattoria e l’Assemblea plenaria territoriale.
L’Assemblea di Fattoria stabilirà la forma associativa, lo statuto e il regolamento e definirà i metodi di funzionamento interno inclusa la turnazione dei responsabili della gestione, inoltre sarà lo strumento primario di organizzazione del lavoro, delle risorse, e dei piani colturali, basandosi sui seguenti principi cardine:
- la solidarietà al posto della concorrenza;
- la giustizia sociale;
- l’uguaglianza e la reciprocità dei diritti;
- l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali;
- la salute dei produttori e dei consumatori;
- la salvaguardia e l’incremento della biodiversità e della fertilità dei suoli.
- l’utilizzo di forme di finanza mutualistica e solidale e di pratiche di scambio e di baratto.
Sulla base di questi principi l’Assemblea di Fattoria si occuperà delle colture più impegnative per estensione e reddito, organizzandosi in gruppi di interesse, ritenendo vitale lo scambio di manodopera e il mutuo soccorso.
I mezzi di produzione potranno essere di proprietà collettiva o individuale, mentre i locali di spaccio, trasformazione e stoccaggio saranno comunitari. I prodotti contadini verranno distribuiti al pubblico direttamente nello spaccio della Fattoria e attraverso il circuito dei Mercati Contadini e dei Gruppi d’Acquisto Solidale.
Dato che la Fattoria di Mondeggi è per tutti noi un bene comune, riteniamo che appartenga alla comunità territoriale che con essa ha rapporti storici e culturali.
Nostro intento quindi, sarà quello di includere per quanto possibile, la comunità nella gestione partecipata.
L’Assemblea di Fattoria, con questi intenti assumerà le decisioni al suo interno mediante il Metodo del Consenso e le sottoporrà all’Assemblea plenaria territoriale che potrà esprimere pareri e modifiche con il medesimo metodo. Le due Assemblee sono composte da persone singole, nel rispetto della Carta dei Principi.
La fattoria aperta
La prossimità di Mondeggi all’area urbana risulta strategica per rinnovare le relazioni fra città e campagna, sensibilizzando e coinvolgendo cittadini-consumatori sempre più consapevoli e contadini-produttori sempre più responsabili in percorsi di co-produzione.
Per questi motivi la “Fattoria senza padroni” sarà sempre aperta alla popolazione attraverso varie attività: laboratori didattici per bambini e non solo, un calendario di visite alla fattoria sul modello dei percorsi di Garanzia Partecipata, programmi di integrazione della disabilità, momenti di festa e convivialità legati alle produzioni stagionali, ma soprattutto attraverso un confronto costante tra l’Assemblea dei residenti e l’Assemblea plenaria territoriale per Mondeggi Bene Comune – Fattoria senza padroni, in un virtuoso rapporto di reciproca dipendenza.
Questa mutua dipendenza dovrà essere sempre salvaguardata.
A scuola dai contadini
Sappiamo bene che non si può parlare di ritorno alla terra, di “rinascimento dell’agricoltura” se non si creano momenti di trasmissione gratuita dei saperi e delle buone pratiche.
Per questo riteniamo che il villaggio contadino che potrebbe nascere a Mondeggi sarebbe il luogo ideale per una scuola di vita contadina.
Questo tipo di attività formativa potrebbe inoltre avvalersi del contributo dell’Ass.WWOOF Italia, vista la sua esperienza pluridecennale nel mettere in relazione le persone che vogliono fare pratica di agricoltura naturale e le aziende che già la fanno.
Oltre alla conoscenza diretta delle pratiche agricole la Scuola Contadina potrebbe anche offrire incontri e seminari dedicati, proporre mostre e presentazioni di libri sulla civiltà contadina e l’agricoltura naturale, convegni, mostre e tutte quelle attività volte alla promozione dei contenuti della presente Carta dei Principi e degli Intenti in collaborazione con tutti coloro che vi ci si riconoscono.
Il parco della condivisione
Perché Mondeggi sia un luogo di condivisione avanziamo queste proposte:
- dedicare parcelle di seminativo ad orti sociali e condivisi, assegnati dalle assemblee a gruppi di famiglie o singoli che vogliano dedicarsi all’autoproduzione di almeno una parte del proprio fabbisogno alimentare;
- creare un vivaio “popolare” contadino per la produzione di piantine biologiche che vada incontro alle esigenze dei piccoli produttori, degli amatori e di chi produce per l’autosostentamento e che possa coinvolgere nel ciclo produttivo anche persone in difficoltà. Il vivaio avrà inoltre le funzioni di recupero del germoplasma, valorizzazione della biodiversità agraria e vegetale, di banca del seme, riproduzione di varietà rare o antiche, luogo di incontro, confronto e scambio di conoscenze sui semi/marze, innesti, lieviti ed esperienze su tempi, modi e tecniche colturali senza utilizzo di prodotti chimici di sintesi;
- allestire un apiario didattico dove poter osservare in tranquillità il volo delle api;
- allevare animali dedicati sia a fini produttivi che terapeutici nei principi del benessere reciproco;
- allestire uno spazio dedicato al gioco dei piccoli e dei meno piccoli;
- realizzare un teatro di paglia dove organizzare nel periodo estivo rassegne di teatro, musica e balli nell’aia e dinamicamente tanto altro;
- fare di Mondeggi il centro di itinerari di conoscenza e di pratica amichevole dei valori del Territorio, a cominciare dalle terre pubbliche di Bagno a Ripoli.
- organizzare momenti di raduno nazionale delle reti contadine.
Mondeggi Bene Comune – Fattoria senza padroni sarà un percorso di sperimentazione sociale in continua evoluzione. Questo documento, è il risultato di un percorso partecipativo, che si è sviluppato attraverso molteplici incontri, iniziative e assemblee pubbliche.