Il Presidente Enrico Rossi su Facebook

Il post originale è reperibile qui
Ora mi sono davvero rotto le palle con Trenitalia e con le politiche del governo per il trasporto regionale su ferro.
Così, per usare le stesse parole usate dal primo ministro Enrico Letta.
Ferrovie dello Stato ha realizzato nel 2012 utili per 380 milioni derivanti dall’ Alta Velocità. E il governo che fa?
Anzichè chiedere a Moretti di spendere quegli utili sui treni regionali che fanno letteralmente schifo, decide di fare un favore a NTV, cioè a della Valle e a Montezemolo, e di ridurre di 80 milioni i costi dell’ uso della infrastruttura ferroviaria agli utilizzatori.
Nessuno ne parla, nessuno contesta e ora sul Tirreno devo leggere che Moretti e il sottosegretario D’ Angelis parlano, addirittura attaccando le Regioni, dopo avere tagliato i treni e dopo che da anni il governo ha abbandonato il trasporto regionale su ferro.
Io propongo che gli utili di Ferrovie dello Stato siano investiti sui treni regionali per migliorare le infrastrutture e il materiale rotabile e aumentare le corse.
Anzi di più.
Propongo che si metta una tassa progressiva sui treni dell’ Alta Velocità per coloro che viaggiano in prima classe, o come diavolo si chiamano business, vip, class e altro ancora con queste parole idiote e classiste.
E i risultati di questa tassa, che i nostri super super vip, class, buiness e altro ancora ben incravattati e inamidati e profumati, sono certo pagherebbero ben volentieri, siano destinati a migliorare il trasporto regionale.
Chi ha un pò di coscienza non può provare che imbarazzo vedendo in stazione i treni dell’ Alta Velocità, moderni puliti, efficienti, con quattro, dico quattro classi, e, accanto, sulla stessa piattaforma i treni regionali, in ritardo, sporchi, vecchi, da cui scendono i lavoratori e gli studenti.
Anche questo è il risultato delle politiche di destra e classiste che si sono fatte in questi anni.
Ora si deve cambiare, se no sarà lotta dura.
E io so da che parte devo stare.

Ecco il commento del Comitato NO TUNNEL TAV:

Egregio Presidente,
siamo piacevolmente sorpresi nel leggere questo post in cui si dissocia finalmente dalle politiche dei trasporti del Governo. Quello che lei dice è quanto sosteniamo anche noi, inascoltati anche da Lei, da anni. Siamo felici di averla tra i “nostri”.

Le ricordiamo che anche a Firenze, in Toscana, ci sono progetti che uccidono il trasporto pubblico ferroviario: uno di questi è il sottoattraversamento AV di Firenze.

Un miliardo e mezzo dichiarato (ma lo sa anche Lei che i costi TAV in Italia sono aumentati 5, 6, 7 volte) a fronte di poche centinaia di milioni in oltre 10 anni per il trasporto regionale.

Le ricordiamo che l’idea di destinare gli utili dei treni AV verso il “servizio universale” era quanto promesso da tutti i governi che si sono succeduti fin dall’epoca di Necci.

Che erano menzogne alcuni ferrovieri lo dicevano già negli anni ’80.

Cogliamo al balzo l’occasione del suo sfogo (condiviso) per dichiararle fin da subito la nostra disponibilità a parlare di proposte alternative ai tunnel e alla stazione che sta già creando problemi con la falda. Come cittadine/i, assieme a tecnici volontari e all’Università della nostra città, abbiamo elaborato una serie di interventi alternativi ai tunnel. Con la stessa cifra si potrebbe potenziare tutto il sistema ferroviario dell’area metropolitana, razionalizzare la mobilità a Firenze, creare un semplice ed efficace sistema di treni metropolitani e suburbani.

Troppe volte si risponde a chi propone alternative nascondendosi dietro un dito: i fondi destinati dalle FS alle linee TAV sarebbero un capitolo di spesa diverso da quello del servizio regionale. Presidente, crediamo sia l’ora di drizzare la schiena: le FS sono una SpA totalmente controllata dallo Stato, la loro privatizzazione è una farsa, serve solo a far crescere opacità nel suo operato. La politica può e deve pretendere che l’AD Mauro Moretti faccia quello che la politica vuole. Se non viene fatto, anche a scala toscana, vuol dire che il degrado delle FS è voluto e accompagnato.

Un’ultima cosa, piccola, ma significativa e nella direzione della sua indignazione: Moretti promise un anno fa che la stazione di Santa Maria Novella sarebbe stata dotata di una vera sala d’attesa, non di quelle seggiole messe in mezzo agli spifferi nell’atrio partenze. Fa male vedere l’esclusivo “club freccia rossa” per pochi vip e centinaia di persone che vagolano o si siedono in terra in attesa del treno che non arriva. Anche noi, tutte le volte che ci passiamo davanti, abbiamo un contato di vomito nel vedere questa vergogna davvero classista.

In attesa di una sua risposta la salutiamo.

Comitato NO TUNNEL TAV