e la politica toscana teme il crollo. Sarebbe l’occasione per rilanciare il potenziamento delle linee di superficie e il trasporto regionale.
COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO NO TUNNEL TAV.
In Toscana, in particolare a Firenze, si continua ad annaspare nel tentativo vano di continuare a difendere un progetto completamente squalificato: il Passante TAV. Le ultime dichiarazioni dell’assessore alle Infrastrutture Vincenzo Ceccarelli (i tunnel TAV “come opera strategica per lo sviluppo della città di Firenze e della Toscana”) suonano rituali come certe formule burocratiche e patetiche come i bigliettini dei cioccolatini.
Anche il Presidente Enrico Rossi – ma in generale tutta la politica toscana – pare avvertire che gli scricchiolii del progetto stanno diventando crollo: voluta testardamente da tutte le giunte comunali, provinciali e regionali che si sono succedute negli ultimi lustri, quest’opera sta sprofondando in una serie troppo lunga di problemi irrisolvibili (e non troppo seri). Rossi pare finalmente accorgersi “di avere un paese che viaggia a due velocità”, appunto l’”alta velocità” e “il resto”.
Per anni le persone dei comitati sono state tacciate di allarmismo, di essere nemiche del progresso, di guardare solo al passato, ma sono state queste a denunciare che negli ultimi dieci anni sono stati spesi circa 100 miliardi per l’”alta velocità” e solo 4 miliardi per “il resto”, trasporto regionale compreso. I lamenti odierni di Rossi col Governo suonano tardivi (“un paese che viaggia a due velocità… dove e’ lo Stato, la politica e il Governo?”).
Suona anche stonato il porsi del Presidente Rossi col cappello in mano davanti all’Amministratore Delegato delle FS Mauro Moretti (“stimo Moretti, e’ un grande manager”); il comitato non dimentica che Moretti, con altri dirigenti FS, è indagato per la strage di Viareggio del 2009 costata la vita a 32 persone per mancanza di manutenzione al materiale rotabile.
Ma le uscite di questi giorni sono forse perché si teme che le famose penali in caso di mancata realizzazione dei tunnel debbano pagarle le ditte inadempienti, invece delle ferrovie? Sarebbe una bella dimostrazione di trasparenza se su questi aspetti si facesse chiarezza.
Finalmente il Presidente Rossi si ricorda di vecchie promesse: il “Governo avrebbe dovuto usare gli utili dell’Alta velocità per ammodernare le ferrovie regionali”. Che erano solo promesse da marinai c’è stato chi lo ha sempre detto… che gli utili dell’alta velocità siano tanto corposi pare cosa improbabile.
Se ci fosse una politica toscana e fiorentina motivata si avvierebbe da subito una vertenza con il Governo e le FS perché le risorse destinate ai tunnel TAV restino in Toscana a creare opere utili e lavoro vero.
Se il Presidente Rossi e la sua Giunta volessero davvero uscire dalle sabbie mobili dei tunnel TAV il comitato e i suoi tecnici sono sempre a disposizione per un confronto, purché sia serio e non solo una occasione mediatica per mimare una partecipazione che, ad oggi, non vediamo.
Comitato NO TUNNEL TAV