Salvare la piana Firenze-Prato-Pistoia

Un resoconto dell’assemblea di Peretola da parte di Asor Rosa con un intervento a proposito dell’autostrada A11

Venerdì 16 Novembre, presso la SMS di Peretola, organizzata dal Gruppo “Nodo a Nord Ovest” e dalla Rete dei Comitati per la difesa del territorio, si è svolta un’importante assemblea sui problemi della Piana, sotto la significativa parola d’ordine “La Piana da salvare”.
Coordinati da Eriberto Melloni, hanno parlato degli aspetti storici e ambientali del problema Vezio De Lucia e Mauro Agnoletti; hanno fornito testimonianze dirette della situazione locale Andrea Biagioni, Valeria Nardi, Massimo Parrini e Paolo Celebre. Ha concluso Alberto Asor Rosa.
L’estrema significatività dell’incontro sta nel fatto che, ripresi il discorso e la lotta con maggior forza, si sono delineati i. caratteri sempre più generali della questione della Piana: prolungamento necessario e indispensabile della città di Firenze; nodo propizio di rapporti tra Firenze e le città vicine, Prato e Pistoia; polmone indispensabile all’intera Toscana centrale. Non a caso è stata riformulata nell’occasione la definizione: “la Piana questione nazionale e non soltanto locale”.
In questo quadro è stata affrontata anche la spinosa questione dell’ampliamento dell’aeroporto. Unanime è stata la contrarietà manifestata.
Qualsiasi allargamento o modificazione della situazione esistente incrinerebbe il precario equilibrio realizzatosi dopo le innumerevoli violenze già esercitate su questo territorio.
L’ipotesi del “parco agricolo” è stata affacciata come quella che dovrebbe orientare al meglio gli amministratori nelle loro scelte future. Intanto, però si affermi la totale intangibilità della situazione esistente; e si chiamino i cittadini, con ulteriori apposite iniziative, a sostenere la linea dei Comitati locali, suscitando ancor meglio di quanto non si sia fatto finora il senso della proprietà comune da salvare. La Rete inserirà ai primi posti delle sue future iniziative il problema della Piana.
Nel corso della manifestazione è stata data lettura di una lettera dell’Assessore Anna Marson, rivolta agli organizzatori dell’iniziativa, sui problemi rappresentati dall’eventuale creazione di un Parco agricolo in zona, dando appuntamento per il 6-7 dicembre per una iniziativa in merito, a Sesto Fiorentino, presso l’Aula Magna dell’Università (nei prossimi giorni comunicheremo maggiori dettagli).
Tutti gli intervenuti e gli organizzatori hanno salutato l’iniziativa dell’Assessore come un fatto nuovo, da approfondire e praticare.
Per il proseguimento del discorso, oltre che alle iniziative specifiche, si dà appuntamento alle iniziative già previste dalla Rete, e in modo particolare all’Assemblea dei Comitati prevista a Firenze per il 26 gennaio 2013 per la definizione della cosiddetta “Piattaforma toscana”.

Un cordiale saluto, A.A.R.

Ci scrive in proposito Franco Matteoni da Pistoia:
Noto con sorpresa e dispiacere che l’argomento dell’ampliamento dell’autostrada A11 non è stato neanche sfiorato, sebbene, secondo me, rappresenti un’ulteriore inutile devastazione del territorio e uno spreco enorme di soldi, ben più grave dell’ampliamento dell’aeroporto di Firenze. Solo per il tratto da Firenze a Montecatini sono stati stanziati 850 milioni di Euro. E pensare, dopo l’ennesima alluvione della Maremma e della Lucchesia, che basterebbero 500 Milioni per mettere in sicurezza il territorio toscano, con le immaginabili positive ricadute in termini occupazionali e di tutela delle proprietà dei cittadini e pubbliche. La Regione Toscana preferisce investire sull’autostrada, facendo la terza corsia, di cui nessuno vede l’utilità, e tenere una linea ferroviaria a binario unico da Pistoia a Lucca. Mi pare che la Rete dovrebbe assumersi l’impegno di contrastare energicamente queste scelte obbrobriose.

Franco Matteoni, socio della Rete di Pistoia.

One thought on “Salvare la piana Firenze-Prato-Pistoia

  1. Caro Franco
    per la verità nel documento preparatorio di 3 cartelle che sta alla base dell’iniziativa “La piana da salvare” si fa riferimento alla terza corsia dell’A11, definita “una sconsiderata previsione infrastrutturale”. E’ vero però che nel prepararare degli interventi sintetici e nel comunicato finale, l’argomento è colpevolmente sfuggito.
    Dato però che quell’assemblea voleva essere solo la prima di una serie di iniziative sui problemi dell’area ci sarà modo di riprendere il tema e di riproporlo magari con la tua diretta partecipazione.
    Cordiali saluti
    Paolo Celebre

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