Nelle nostre News dei Comitati pubblichiamo spesso dei “comunicati stampa” che poi sulla stampa non vengono pubblicati affatto. In particolare in queste ultime settimane ne segnaliamo alcuni che hanno molta rilevanza:
- quelli relativi alle terre di scavo del tunnel Tav sotto Firenze (TAV E TERRE DI SCAVO, di venerdì 18 maggio, e FERMARE IMMEDIATAMENTE I LAVORI, di venerdì 11 maggio),
- nonché quelli relativi all’approvazione della Legge Regionale 145/2012 che doveva bloccare l’edificazione nelle zone a pericolosità idraulica molto elevata, negli alvei dei corsi d’acqua, nelle golene. Le deroghe introdotte in Consiglio Regionale hanno fra l’altro lo scopo di “agevolare” la realizzazione dell’inceneritore di Selvapiana, nell’area golenale della Sieve (Comunicato diffuso giovedì 17 scorso da Associazione Valdisieve e Associazione Vivere in Valdisieve).
Riportiamo di seguito un commento del Comitato NOTUNNELTAV Firenze:
Duole profondamente, soprattutto a quelli di noi che hanno il cuore a sinistra, vedere che questa indecenza fiorentina è promossa soprattutto da partiti che di sinistra si definiscono, sapere che l’impresa che realizza i lavori è una cooperativa. Vediamo la cooperazione, un valore importante per il movimento operaio, completamente asservito alle logiche spartitorie e di speculazione finanziaria del peggior liberismo.
Ma il mostro che combattiamo come piccoli donchisciotte non è solo politico ed economico, riguarda anche l’informazione. Spero possa interessarvi come è uscita la notizia che le terre di scavo non hanno da essere smaltite. E’ stato un importante giornalista locale di La Repubblica che ha trovato il documento interessato, eccitato per il piccolo scoop ha chiamato il consigliere Grassi pensando fosse il testo che consentiva di poter avviare finalmente i motori della trivella; Tommaso gli ha fatto notare che era esattamente il contrario, che con quella delibera si bocciava la VIA che autorizzava la realizzazione di una collina artificiale in Valdarno. A questo, il giornalista deluso ha risposto: “allora non posso scrivere nulla, il direttore non lo consente”.
Questo è il livello del nostro paese, l’intreccio perverso tra politica, economia e informazione: crediamo sia un elemento da tenere in massima evidenza nel pensare una piattaforma per una vertenza Toscana. Dare per scontata la realizzazione dell’opera, accettare che ormai sia una battaglia persa è atteggiamento, per noi, sbagliato. Combattere i tunnel fiorentini non è solo dire no ad un’opera stupida, ma un modo per riprogettare la convivenza, cioè la politica.
Vi salutiamo tutti in vista della prossima assemblea della Rete.