Gli strumenti principali: monitoraggio e poteri sostitutivi “in caso di inerzia”
Firenze, 29 novembre 2010 – Nessuna opera, per quanto complessa, si deve fermare e nessun finanziamento deve rimanere nel cassetto: questo l’obiettivo della proposta di legge approvata oggi dalla Giunta regionale sulle “Opere pubbliche di interesse strategico regionale”.
La finalità è quella di accelerare le procedure per la realizzazione delle opere di grande rilievo, che contribuiscono allo sviluppo socioeconomico del territorio regionale e che si collocano in particolare nei settori della gestione dei rifiuti, dei servizio idrici integrati, del sistema stradale, del sistema portuale, della difesa del suolo e del sistema sanitario.
«Non è nostra intenzione – spiega il presidente Rossi – sovraordinarci agli altri enti o penalizzarli in alcun modo. Al contrario penso che questa legge, che attueremo d’intesa con gli enti locali, aiuterà complessivamente il sistema ad essere più veloce ed efficiente nell’affrontare e portare a compimento progetti e opere di grande complessità, che coinvolgono molti Comuni, che talvolta mettono in difficoltà il tessuto amministrativo e che implicano la spesa di ingenti risorse.»
L’impianto normativo proposto si innesta nel sistema di governance regionale previsto dagli strumenti in vigore: da un lato si individuano le opere di rilievo strategico negli ambiti degli strumenti di programmazione (il Piano regionale di sviluppo e il DPEF, Documento di programmazione economica e finanziaria) dall’altro si razionalizzano i tempi di esecuzione, si prevedono strumenti di monitoraggio e infine interventi sostitutivi ordinari nel rispetto dei principi stabiliti dalla Corte costituzionale e della competenza degli enti locali in materia di pianificazione e governo del territorio.
Per consentire un percorso accelerato che consen ta di avere tempi certi di realizzazione delle opere strategiche, la legge prevede infatti la definizione di un cronoprogramma con i relativi tempi di realizzazione e il monitoraggio da parte della Regione del rispetto della tabella di marcia, l’attribuzione alla Regione delle competenze in materia di VIA, di vincolo paesaggistico e idrogeologico, e la semplificazione delle procedure autorizzative ambientali. Alla Regione vengono assegnati inoltre i compiti di controllo e impulso.
Nel caso in cui vengano rilevate inadempienze o ritardi per opere finanziate dalla Regione la Giunta regionale può procedere, previa diffida, a revocare i finanziamenti e a recuperare le eventuali quote erogate. Nei casi invece di interesse pubblico prevalente alla realizzazione, la giunta esercita i poteri sostitutivi per completare l’opera, anche mediante la nomina di commissari regionali,
Nel primo anno le opere strategiche verranno individuate da una delibera della giunta che, dopo aver sentito gli enti locali, le proporrà all’approvazione del Consiglio regionale. Negli anni successivi l’elenco sarà inserito nel Documento di programmazione economica e finanziaria della Regione.