>Contributo all’assemblea di Sovicille del 20-11-10
A mio avviso tale vicenda ha evidenti similitudini con l’aeroporto di Ampugnano.
L’ostinatezza di mantenere in piedi una struttura aeroportuale costosa e praticamente inutile esula da motivazioni puramente razionali che imporrebbero la chiusura o il cambio di destinazione del sedime aeroportuale per debordare nell’irrazionale del mondo delle suggestioni di un certo provincialismo culturale locale.
Sul piano politico la razionalità imporrebbe da parte delle rappresentanze politiche trasparenza e condivisione delle scelte con i cittadini, l’irrazionalità/abuso di potere porta invece le stesse a operare scelte sotterranee e a negare l’evidenza dei fatti.
Che lo sviluppo di un aeroporto come Ampugnano sconti ormai una condizione di marginalità economica è opinione diffusa non solo tra la comunità di cittadini ma anche per alcuni organismi pubblici nazionali.
Lo ribadisce chiaramente:
Perchè allora questa ostinatezza a proseguire in un progetto costoso e di per sé senza prospettive future. Perchè abbattere una struttura aeroportuale per ricostruirla, perchè investire milioni di euro in un progetto destinato a perpetuare perdite di ricchezza?
Viene da pensare che un aeroporto rappresenti per le lobby di potere senesi uno status symbol come la piscina è uno status stymbol individuale e sia figlio di un modello culturale localista dove gli interessi privati riferibili ad una cerchia ristretta di persone/società prevalgono su quelli generali. Siamo nell’ambito delle motivazioni che esulano da principi razionali di responsabilità sociale ed economicità per debordare nel campo dell’emotività e delle suggestioni di gruppo dominante.
Sul piano sociologico potrebbe essere assimilato ad un tentativo del potere di autoaffermarsi/legittimarsi: es. la risposta positiva al mio messaggio (insensato) consolida il mio peso decisionale nel territorio
Da puri osservatori esterni di questo meccanismo di potere ci chiediamo, ora che Galaxy si è defilata, quali siano le fonti di finanziamento di tale progetto e gli obiettivi reali.
Circa le fonti di finanziamento si profila all’orizzonte un crescente impegno economico di natura pubblica che siano mutui bancari o erogazioni dirette delle amministrazioni locali. Al riguardo è opportuno ribadire la nostra contrarietà a qualsiasi impiego di risorse pubbliche in tale progetto. A fronte di una endemica scarsità/illiquidità finanziaria delle amministrazioni locali e di un palese stato di abbandono delle infrastrutture e dei servizi territoriali il denaro investito nel potenziamento di una struttura marginale come l’aeroporto in questione è in palese conflitto con i principi di democraticità e di rappresentanza politica e impone una reazione adeguata da parte della comunità.
Circa gli obiettivi, data la totale disinformazione della popolazione circa gli intendimenti delle amministrazioni locali, possiamo immaginarci (secondo una possibile interpretazione razionale) il tentativo di “rifare il look” ad una vetusta struttura per poter accedere al mercato dei voli low cost e fare business immobiliare secondo una insensata logica dello sviluppo. Lo dimostra l’esperienza (tra l’altro analizzata da CerTet Bocconi) dell’aeroporto di Orio sul Serio rispetto a Bergamo. In quel caso lo sviluppo di un aeroporto in un’area depressa sul piano turistico ha indotto uno crescita esponenziale del settore immobiliare e commerciale, generando una economia di tipo puramente speculativo. Nel nostro caso esiste già una condizione di eccesso di offerta rispetto alla domanda abitativa e un aeroporto potrebbe ad esempio canalizzare investimenti esteri per l’acquisto della “seconda casa”.
Questa situazione richiede un attento monitoraggio dell’impiego di fondi pubblici che non esclude opportune azioni di contrasto politico e fiscale.
Luciano Fiordoni 20.11.2010